Ha vinto senza giocare, ma prima di ieri aveva giocato tanto e vinto tantissimo. Perciò, quando il Catania le ha consegnato lo scudetto, la gioia della Juve è esplosa con fragore: davanti alla tv è arrivato il premio per un campionato - un altro, addirittura il terzo di fila - vissuto e percorso a mille all'ora, con fatica e passione, capacità e aggressività. Tanto che appare quasi stonato questo epilogo in tuta e infradito, nel chiuso del ritiro: come se Marc Marquez, dopo avere dominato, tagliasse il traguardo a piedi e senza casco

Stefano Agresti