Ferrari: il diktat è tenere i piedi per terra
Nonostnate il primo posto in classifica piloti di Sebastian Vettel, la Ferrari si avvicina all'appuntamento spagnolo di Barcellona professando calma.
Ferrari
Ferrari, l'imperativo è tenere i piedi per terra
In casa Ferrari ci si appresta a scendere in pista in occasione del Gp spagnolo di Barcellona. Il leader della classifica, Sebastian Vettel, professa calma.
F1, Raikkonen: «A Barcellona voglio di più»
Nel Gp di Spagna Il pilota della Ferrari vuole migliorare il terzo posto ottenuto a Sochi due settimane fa
F1 Spagna, Vettel: «Mercedes è ancora squadra da battere»
Il tedesco rimane con i piedi per terra in vista della gara sul circuito spagnolo
F1, Webber: «Tanto di cappello per la Ferrari»
L'ex pilota è rimasto impressionato dai risultati della Rossa: «A inizio stagione nessuno avrebbe creduto che potesse essere così veloce e affidabile»
F1, Team Haas conferma Ferrucci come sviluppatore
Il giovane pilota è stato confermato dalla scuderia nel ruolo dell'anno scorso: «Sono orgoglioso di guidare per una squadra a stelle e strisce»
F1, il fratello di Vettel debutta nel Motorsport
Fabian, fratello minore di Seb, ha disputato nel week end il suo primo Gp. Ha corso a Hockenheim per la Audi Sport TT Cup, ottenendo un settimo e un undicesimo posto
F1, Vettel: «Raikkonen sfortunato fino a ora»
Secondo il pilota della Ferrari, il suo compagno di squadra non ha avuto i risultati che avrebbe meritato in questo avvio di stagione
F1, Vettel e Raikkonen in campo per la Partita del Cuore
I due ferraristi giocheranno il match di beneficenza del prossimo 30 maggio a Torino, per aiutare la ricerca. Sul prato verde anche Boban, Nedved e Andrea Agnelli
F1, si parla ancora di Schumi: rivista tedesca condannata per notizie false
Michael Schumacher è sempre d'attualità: questa volta si parla del campione tedesco perché una rivista, due anni fa, aveva pubblicato una notizia infondata sulla salute del campione, in terapia dopo un incidente sugli sci a fine 2013: «È più di un miracolo, Michael può camminare» aveva scritto la rivista "Bunte", oggi condannata a 50mila euro di risarcimento